Magistrati onorari e giudici di pace di nuovo in sciopero, dal 2 al 6 ottobre
Di nuovo in sciopero la categoria dei Giudici di Pace e della magistratura onoraria, dal 2 al 6 ottobre. Continua il braccio di ferro con il ministero

Di nuovo in sciopero la categoria dei Giudici di Pace e della magistratra onoraria, dal 2 al 6 ottobre. Non cessa, quindi, neppure dopo la pubblicazione della notevolmente ampia riforma della magistratura onoraria, il braccio di ferro con il Ministero della Giustizia, in essere oramai da alcuni anni.
La proclamazione avviene in modo unitario da parte delle associazioni di categoria.
Si pubblica la proclamazione dell'astensione dalle udienze dell'Associazione Nazionale Giudici di Pace.
"L'astensione è necessaria al fine di evidenziare non solo la completa incostituzionalità della riforma appena varata, circostanze da sempre sostenute dalle associazioni, ma anche nel sottolineare l'inapplicabilità delle norme, se non mediante una "creativa" interpretazione dei singoli uffici, determinando varie sperequazioni all'interno degli uffici del territorio nazionale a scapito non solo del magistrato onorario, ma anche dell'utenza che chiede la tutela dei propri diritti.
Va, altresì, evidenziato che anche la componente maggioritaria dell'A.N.M., dopo aver contribuito a dare, nello scorso mese di aprile, il parere favorevole alla riforma, lo scorso mese di agosto è tornata sui propri passi sostenendo, in maniera colpevolmente tardiva, le nefaste conseguenze della riforma della magistratura onoraria e di pace.
Ricordiamo che la Commissione Europea ha chiuso l'EU PILOT in maniera negativa per il governo italiano; il Comitato Europeo per i Diritti e le Uguaglianze Sociali ha sancito nella propria sentenza la violazione del governo italiano della Carta Sociale Europea, trattato ratificato dall'Italia; il prossimo 22 novembre il Parlamento Europeo chiuderà l'iter sulle petizioni presentante e, se confermato l'orientamento dell'audizione precedente, solleciterà l'apertura della procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. Il Consiglio di Stato ha indicato al Ministro Orlando la strada per la risoluzione del problema della magistratura onoraria e di pace facendo riferimento alla L. 217/74 emanata per i vice pretori onorari. La stessa soluzione è stata indicata anche dal Consiglio Superiore della Magistratura. Nonostante l'intervento di queste autorevoli istituzioni, al ministero della giustizia hanno assunto un atteggiamento di chiusura, dimostrando la volontà di non risolvere il problema.
Ricordiamo, altresì, che è pendente davanti alla Corte di Giustizia Europea la pregiudiziale avanzata dal G.d.P. di L'Aquila relativamente alle violazioni del diritto comunitario perpetrate ai danni della magistratura onoraria. Anche per questo si chiede a tutti i magistrati onorari e di pace, non solo di partecipare all'astensione unitariamente come hanno fatto in passato, ma di intervenire in prima persona, senza alcun timore, facendo sentire il disagio dell'intera intera categoria nei confronti di una politica governativa intrisa di pregiudizio ed anacronismo, attraverso la sottoscrizione degli interventi a sostegno della pregiudiziale europea, curati dal collegio difensivo nazionale, che ringraziamo pubblicamente per aver messo a disposizione autorevolissimi esponenti e grandi professionalità".