Contributi Regionali anche ai professionisti

La Comunità Europea e le Regioni si muovono per aiutare i professionisti al pari delle medio-piccole imprese

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Contributi Regionali anche ai professionisti

C'è chi ha pensato a voucher formativi per aggiornare le competenze dei singoli professionisti, chi ha predisposto l'applicazione di crediti di imposta per favorire le aggregazioni o chi, invece, ha studiato incentivi ad hoc per sostenere gli studi che accolgono giovani praticanti.

Mentre l'Europa apre a una nuova visione dei professionisti equiparandoli alle piccole e medie imprese non per natura giuridica, ma per il ruolo di traino economico, le regioni d'Italia non sono state a guardare.

E, in ordine sparso, negli ultimi anni si sono rimboccate le maniche servendosi dei propri mezzi giuridici, per stimolare la crescita delle professioni. Uno scenario destinato ad ampliarsi ancora di più visto che, per l'immediato futuro, potranno contare anche sui finanziamenti europei. Su spinta dell'AdEPP, l'Associazione degli enti di previdenza privati, infatti, la Commissione Europea ha aperto le porte dei fondi europei anche ai liberi professionisti che, per la prima volta, potranno partecipare ai bandi riservati finora solo ai dipendenti. In vista c'è ora una nuova generazione di bandi pubblici relativi al periodo 2014-2020 che permetterà di poter usufruire di strumenti di vari natura dal microcredito ai finanziamenti a tasso agevolato per l'apertura di uno studio professionale. Incentivi, voucher e crediti di imposta. Credito d'imposta per favorire le aggregazioni tra giovani professionisti, incentivi economici per agevolare l'ingresso nella professione di giovani meritevoli e in situazioni di disagio economico e agevolazioni fiscali per l'inizio dell'attività.

Sono alcune opportunità messe in campo nel Mezzogiorno che guardano soprattutto ai giovani professionisti. Con un'opportunità originale: le aziende che hanno bisogno di una consulenza di carattere innovativo, vogliono avvalersi di una professionista donna, che abbia meno di 40 anni, possono farlo. Sono, infatti, pronti per loro 45 mila euro a copertura dell'80% dei costi.

L'Abruzzo punta invece sui voucher formativi. Nel bollettino regionale (del 31 gennaio 2013) infatti è stato pubblicato un avviso ad hoc che prevede un finanziamento di 1,5 milioni euro del Fondo Sociale Europeo, con il quale l'assessorato al lavoro intende promuovere l'utilizzo dei voucher formativi per rafforzare e aggiornare, in termini di eccellenza e di qualità, le competenze e le abilità individuali dei professionisti e dei lavoratori autonomi abruzzesi. Tutto armonizzando i tempi di vita, di lavoro e di formazione. Nel dettaglio l'avviso prevede l'erogazione di un voucher di 2.000 euro per singolo professionista con una formula formativa innovativa: completa gestione da parte dei beneficiari dei tempi e delle modalità di erogazione delle iniziative formative; un modo per sostenere l'esercizio della libertà di scelta nella costruzione di percorsi di sviluppo formativo, professionale, e culturale.

La regione Emilia Romagna, invece, ha studiato diverse forme di incentivo per titolari di studi professionali che intendano trasformare i contratti di collaborazione riferiti a giovani dai 18 ai 34 anni in assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni a tempo indeterminato di tipologie contrattuali che hanno un termine previsto dal rapporto di lavoro. Professionista come imprenditore. Nel Veneto già da anni il libero professionista è già considerato alla stregua di chi guida una piccola e media impresa, esposto alla concorrenza europea e internazionale. Quindi il piano anti-crisi, in vigore dal 2009, è stato ulteriormente rafforzato con interventi di politica attiva per l'inserimento o reinserimento, la riqualificazione dei professionisti inoccupati, disoccupati o a rischio occupazione, con possibilità di accedere a tutti i bandi per l'attività di formazione continua, nei processi di innovazione e rilancio.

Il caso della Toscana. Tra provvedimenti regionali, fondo di rotazione e agevolazioni, la Toscana fa il pieno di incentivi per i professionisti. Dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curricolari presso enti pubblici o privati, infatti è arrivato l'accordo, che coinvolge 37 fra ordini e associazioni professionali e che consente di estendere questa possibilità anche al periodo di praticantato professionalizzante. Con questi accordi, infatti, la regione si impegna a rimborsare 300 euro mensili agli studi professionali che attivano tirocini per almeno 500 euro mensili. In Toscana poi è operativo anche un fondo di rotazione specifico per i giovani. Il fondo finanzia prestiti d'onore per chi fa la pratica professionale di età non superiore ai trenta anni; prestiti ai giovani con età inferiore a quaranta anni, finalizzati al supporto alle spese di impianto dei nuovi studi professionali; prestiti ai professionisti che istituiscano progetti di avvio o sviluppo di studi professionali, con priorità per quelli che possono portare nuove possibilità occupazionali ed organizzati in modo associato anche pluridisciplinare. La prima legge sulle professioni.

C'è poi chi, come la regione Piemonte, oltre 2 anni fa ha approvato una legge regionale per valorizzare le professioni intellettuali (sono escluse le associazioni), riconoscerne il ruolo sociale e incentivarne l'innovazione. La legge è chiara: per la prima volta le professioni hanno pari dignità di aziende e imprese e sono inserite di diritto tra i soggetti destinatari di incentivi e sostegni regionali. La legge stanzia ogni anno un finanziamento specifico (500mila euro nel primo anno di applicazione) per «istituire e disciplinare la commissione regionale dei soggetti professionali» incaricata di esprimersi su atti di programmazione e proposte di legislazione regionale in materia di professioni. Il provvedimento prevede anche un apposito fondo di rotazione per il sostegno all'accesso e all'esercizio delle attività professionali ordinistiche,con particolare attenzione alle donne e ai giovani.

Le principali iniziative delle regioni: ABRUZZO: Voucher per rafforzare e aggiornare competenze e abilità individuali dei professionisti e autonomi armonizzando i tempi di vita, lavoro e formazione, MARCHE: 400 mila euro per valorizzare le idee degli under35 grazie a «Officine della creatività», bando su progetti di rete (pubblici e privati) per appoggiare professioni legate ad arti visive, musica e multimedialità, LAZIO: Contributi a società per dotarsi di apprendisti in base al progetto Amva: assunti 1.924 ragazzi e avviate 7 botteghe di mestiere. Entro il 2013 la regione approverà un «Piano giovani» e sull'inserimento dei «Neet» (senza impiego, né impegnati nello studio), CAMPANIA: 35 milioni per il microcredito da settembre (prima tranche a novembre 2012): prestiti da 5 mila a 25 mila euro a tasso zero a soggetti «non bancabili» per mettere su imprese. Sovvenzioni a vincitori di concorsi per svolgere il dottorando in un'azienda, non in ateneo. Incentivi per agevolare l'ingresso nella professione di ragazzi meritevoli e in situazioni di disagio economico, sgravi fiscali per l'inizio dell'attività, credito di imposta per aggregazioni tra giovani professionisti, PUGLIA: Dal 2011 sperimentazione su misure di sostegno al reddito dei liberi professionisti residenti nel territorio, in linea con le misure già previste dalla legislazione e dalla contrattazione collettiva: coinvolti tre enti bilaterali e l'ordine degli avvocati di Bari, presso cui sono stati costituiti i Fondi pubblico privati per la flessibilità nel lavoro, CALABRIA: Interventi a sostegno di attività professionali per favorire e incentivare l'associazionismo tra professionisti e garantire la qualificazione, SICILIA: 2,6 milioni per un tris di iniziative: «Giovani talenti»(progetti creativi), «TradizionalMente» (avvicinamento ad arti e mestieri tipici) e «Giovani e legalità» per promuovere il rispetto dell'etica nelle nuove generazioni. Beneficiari residenti in Sicilia fra i 14 ed i 36 anni

(da Newsletter della CASSAFORENSE)

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