Sulle professioni non regolamentate abbiamo già pubblicato un intervento con questo titolo: 'Professioni Non Regolamentate. Pubblicata la Legge' e, abbiamo scritto, che la nuova legge interessa una nutrita schiera di professionisti, dagli amministratori condominiali, ai pubblicitari, fotografi, informatici, ecc.

Ricordiamo che le professioni senza albo sono definite tutte quelle attività economiche anche organizzate, volte alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi esercitate mediante prevalente lavoro intellettuale, non riservate per legge a soggetti iscritti a albi o elenchi.

La legge è entrata in vigore il 10 febbraio scorso.

Un nuovo importante adempimento è previsto dall'art. 1 comma 3° della stessa legge, il quale prescrive che

'chiunque svolga una delle professioni di cui al comma 2 contraddistingue la propria attivita', in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l'espresso riferimento, quanto alla discplina applicabile, agli estremi della presente legge. L'inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed e' sanzionato ai sensi del medesimo codice.'

E' in questi giorni indicato a tutti questi professionisti di inserire nei propri documenti indirizzati ai clienti (e con ciò di può intendere la carta intestata, le relazioni o le fatture) una dizione, una frase, che identifichi il proprio inquadramento legislativo.

La frase da inserire potrebbe essere qualcosa come 'professionista ai sensi della L. n. 4/13'.

L'adempimento per quanto banale è purtroppo sanzionato avendolo, il legislatore, fatto rientrare nella dizione di pratica scorretta ai sensi del codice del consumo. Attenzione, quindi.