Calo del contenzioso in Italia: -20% sui tribunali del campione monitorato
I dati del Ministero della Giustizia vedono un calo importante delle cause in entrata. In aumento considerevole, di riflesso, le negoziazioni assistite.

Il Ministero della Giustizia dirama i dati riassuntivi di un'indagine sui numeri del contenzioso civile effettuata su un campione rappresentativo di tribunali, suddiviso fra grandi, piccoli, medi e dislocati in modo uniforme sul territorio nazionale.
I dati evidenziano un notevole calo del contenzioso in entrata, frutto evidente, secondo il ministero, dell'entrata in vigore delle ultime riforme, in particolare della degiurisdizionalizzazione. Nel grafico qui sotto riportato, estratto dalle slide predisposte dal ministero, è illustrato il calo dei contenzioni in entrata fra 2013 e 2014, per ogni singolo foro; il risultato complessivo è una media in negativo del 13.8% del nuovo contenzioso. Con dati che puntano ad un tendenziale 20% se si confrontano i mesi di gennaio 2014 e gennaio 2015.
Un ruolo rilevante, sempre secondo il ministero, è stato svolto dai nuovi strumenti alternativi con i quali si affronta il contenzioso e in particolare viene sottolineato l'effetto della Negoziazione Assistita in materia di diritto di famiglia che in pochi mesi ha visto un incremento esponenziale delle procedure promosse e definite, come si può evincere dal grafico che segue.
Segno evidente che l'avvocatura ha raccolto la sfida e si è fatta carico del proprio nuovo ruolo utilizzando ampiamente i nuovi strumenti forniti.
Diminuiscono le iscrizioni di separazioni e divorzi davanti al giudice, mentre sono in aumento le registrazioni di accordi dinanzi agli ufficiali di stato civile presso i Comuni, che passano dai 78 dell'inizio dell'anno 2015 ai 413 dell'aprile scorso.
Il Ministro Orlando ha parlato di "risultati assai confortanti", e continua: "E' un lavoro che comincia a dare frutti positivi ... e se sarà così, davvero cominceremo ad uscire da una situazione assai critica della giustizia civile e ad avere tribunali che danno risposte in tempi ragionevoli".
Si rileva solamente una cosa: un articolato di dati più complesso avrebbe permesso una analisi più dettagliata del fenomeno. Se, da un lato, è fuori d'ogni dubbio che i dati ministeriali parlano chiaro e che il calo del contenzioso in entrata è "importante", da altro canto non è dato sapersi quanto di questo calo sia dovuto alla crisi economica e al fuggi fuggi generale delle grandi aziende dal suolo italiano.
In ogni caso è difficile non notare come la insistente richiesta di valutare il contenzioso giudiziale come ultima ratio stia entrando a far parte del patrimonio nazionale in un movimento che, fatta la breccia, si spera diventi dilagante.