La Corte di cassazione con sentenza n° 6101 del 12 Marzo 2013, si è espressa, per la prima volta, in merito all'onere di acquisizione del verbale relativo all'incidente stradale per cui è causa, stabilendo che compete alla parte interessata ottenerne il rilascio direttamente dalla Pubblica Amministrazione.

Affema, infatti,  a Corte di Cassazione che 'l'esercizio del potere, in questione, di richiedere d'ufficio alla P.A. le informazioni relative ad atti e documenti della stessa che sia necessario acquisire al processo, costituisce peraltro una facoltà rimessa alla discrezionalità del giudice, il cui mancato esercizio non è censurabile in sede di legittimità. (Cass.n.3720/2011)' e che 'il potere di cui all'art.213 cpc non è sostitutivo dell'onere probatorio incombente alla parte'

In sostanza la Suprema Corte ha stabilito che lÂ’art. 213 cod. proc. civ., il quale consente al giudice di richiedere atti ed informazioni alla pubblica amministrazione, non può essere utilizzato come uno strumento per sollevare le parti dallÂ’onere probatorio su di esse incombente e che, pertanto, le parti stesse non possono sollecitare lÂ’esercizio, da parte del giudice, di tale potere officioso per acquisire documenti che potevano ottenere direttamente dallÂ’amministrazione. Da questo principio generale, si fa discendere lÂ’importante corollario che, nel caso di controversie risarcitorie scaturenti da sinistri stradali, le parti non possono pretendere che sia il giudice a disporre lÂ’acquisizione dÂ’ufficio, ai sensi della menzionata disposizione, del rapporto eventualmente redatto in occasione del sinistro dalle forze di polizia, giacché tale documento può essere direttamente acquisito dalle parti, giusta lÂ’espressa previsione in tal senso dellÂ’art. 11 cod. strad.