Equitalia limita i pignoramenti per dipendenti e pensionati
Equitalia fissa a 5000 il limite di reddito per procedere al pignoramento su conti correnti

Equitalia si autolimita dei pignoramenti sui conti correnti bancari o postali dove vengono versati stipendi o pensioni.
E' datata 22 aprile 2013, infatti, una circolare interna (che il responsabile della divisione riscossione di Equitalia, Giancarlo Rossi, ha inviato agli amministratori delegati e ai direttori generali di tutte le società di riscossione partecipate) con la quale, con decorrenza immediata, si stabilisce che la procedura va attivata su datori di lavoro ed enti pensionistici e solo se il reddito da stipendio o pensione supera i 5mila euro.
Più precisamente, l'adozione della circolare interna ha un carattere prudenziale e anticpa che è da ritenersi valida "nelle more degli approfondimenti che si rendono necessarie all'esito delle problematiche emerse in merito a conti correnti sui quali affluiscono stipendi/pensioni".
La sostanza è che con la predetta circolare "si dispone, con decorrenza immediata, che per i contribuenti lavoratori dipendenti e/o pensionati non si proceda, in prima battuta, a pignoramenti presso istituti di credito/poste”.
E si prosegue pecificando che “Tali azioni – prosegue la circolare – saranno attivabili solo dopo che sia stato effettuato il pignoramento presso il datore di lavoro e/o ente pensionistico e che, in ragione delle trattenute accreditate, il reddito da stipendio/pensione risulti pari o superiore a 5 mila euro mensili”.
Naturale la decisione dell'ente di riscossione dopo le pressioni numerose arrivate dalla politica, stante il grave periodo di crisi.