Sesto rapporto ISDACI 2013 sulla giustizia alternativa.

Presentato il VI rapporto sulla mediazione presso la CCIAA di Milano: domande di Mediazione Civile e Commericale +154,7% rispetto al 2011.

- di Avv. Giorgio Pernigotti
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Sesto rapporto ISDACI 2013 sulla giustizia alternativa.

Parentesi obbligata per dar conto di quanto emerge dal Comunicato Stampa diffuso dopo la presentazione del sesto rapporto ISDACI (Istituto Scientifico per l’Arbitrato, la Mediazione e il Diritto Commerciale) presso la sede della Camera di Commercio di Milano.

Un appuntamento obbligato, da qualche anno, per gli operatori del settore, giuristi imprenditori, per fare “il punto” sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia.

Il rapporto, predisposto dall’Istituto, contiene il monitoraggio non solo della mediazione civile e commerciale ma di ogni forma di risoluzione delle dispute alternativa rispetto a quella giudiziale: dalla negoziazione paritetica alle forme previste e disciplinate dalle Authorities (Garante Privacy, AGCOM ecc.)

Il dato più rilevante è la crescita delle domande di mediazione obbligatoria con una percentuale di incremento pari a circa il 155 per cento rispetto all’anno precedente (2011).

Cresce il numero delle domande presso i Corecom (il dato del comunicato riporta un incremento del 25,7 per cento). Stabili paiono le percentuali relative alle altre forme di conciliazione (rectius giustizia alternativa).

Commenti positivi da parte degli intervenuti, accompagnati dall’indicazione di qualche criticità.

In particolare, mentre viene evidenziato l’elevato successo delle procedure una volta introdotte, si sottolinea un elevato tasso (67 per cento) di mancata comparizione della parte “chiamata”.

Non si possono ancora misurare, ovviamente, gli effetti della riforma del cd. “Decreto del Fare”, che, come noto, ha introdotto elementi di tipo sanzionatorio a carico della controparte assente ingiustificata.

Certamente, come ha sottolineato il Presidente della CCIAA di Milano dr. Sangalli, si tratta di un grande successo per le imprese che hanno potuto godere ed apprezzare i vantaggi, soprattutto in termini di speditezza delle procedure e di costi contenuti, delle soluzioni alternative.

In attesa di leggere il Report nella sua integralità, ci associamo alla soddisfazione generale, curiosi di farne un’analisi accurata per capire se l’incremento delle domande sia frutto di una crescente acquisizione di consapevolezza da parte delle imprese e dei cittadini sulla bontà degli strumenti di ADR ovvero semplice effetto di un adempimento forzato.

A noi farebbe piacere, come, suppongo a tutti i partecipanti, di cogliere, sempre che sia possibile, il primo segnale.

 

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