Recupero compenso avvocato avanti al Giudice di Pace e procedimento sommario
La causa di opposizione a decreto ingiuntivo emesso dal giudice di Pace per il recupero del compenso dell’avvocato va promossa con procedimento sommario? Cassazione Civile Ordinanza n. 27591/2019

Il fatto.
Avverso un decreto ingiuntivo del Giudice di Pace chiesto da un legale per il recupero del compenso professionale non pagato, proponeva opposizione il cliente debitore, notificando atto di citazione in opposizione.
La sentenza del giudice di pace veniva di seguito appellata avanti il Tribunale competente che decideva con sentenza a sua volta impugnata per cassazione.
Ne segue ordinanza n. 27591 della Corte di Cassazione Civile depositata in data 29/10/2019.
Processo sommario solo avanti al Tribunale in composizione monocratica
La S.C. ricorda che “le regole del procedimento sommario (introdotto dalla L. 18 giugno 2009, n. 69, art. 51) si applicano esclusivamente nelle cause di competenza del Tribunale in composizione monocratica e non nelle cause di competenza del giudice di Pace, con la conseguenza che in tutte le ipotesi in cui la competenza appartenga ad un diverso giudice (nella specie, il giudice di pace), non se ne può invocare l'applicazione”.
Grado di appello con le forme ordinarie contro l’ordinanza che conclude il processo sommario
Aggiunge la Corte di Cassazione: “in ogni caso, il rito sommario non è applicabile nel giudizio di appello, ex art. 702-quater c.p.c., ove il procedimento riacquisisce le ordinarie forme di garanzia per le parti, con i relativi oneri processuali”.
Condanna alle spese legali e onorario dell’avvocato
La sentenza riprende, nel merito, anche la questione della congruità della richiesta di pagamento del compenso andando a ricordare che il provvedimento con il quale il giudice della causa ha condannato parte soccombente al pagamento delle spese legali non può essere l’unica valutazione svolta da parte del giudice del processo riguardante il pagamento richiesto dal legale al proprio cliente, vittorioso in quell’altra prima causa.
Vale a dire che la condanna del soccombente al pagamento delle spese è cosa diversa, anche sotto il profilo della quantificazione, rispetto al diritto al compenso maturato dal legale della parte ivi vittoriosa.
E motiva la Corte sul “ ... diverso fondamento dell'obbligo di pagamento degli onorari, che riposa, per il cliente, nel contratto di prestazione d'opera, e, per la parte soccombente, nel principio di causalità e dell'inefficacia nei confronti dell'avvocato della sentenza che ha provveduto alla liquidazione delle spese, in quanto non parte del giudizio”.
Per una più ampia panoramica sulle problematiche inerenti al recupero del compenso dell'avvocato vedasi le SS.UU. 4485/2018 in "Le Sezioni Unite su competenza e rito applicabile all'azione di recupero del compenso dell'avvocato"
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Di seguito il testo di
Corte di Cassazione Civile Sez. III, Ordinanza n. 27591 dep. 29/10/2019
Rilevato che :
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