Danno esistenziale: Tabelle di Milano da rivedere?

La Corte di Cassazione, dopo avere indicato le Tabelle di Milano valide per tutto il territorio nazionale, si pente: e lascia intendere che vanno integrate.

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Danno esistenziale: Tabelle di Milano da rivedere?

Continua il 'focus' attorno le Tabelle del danno non patrimoniale elaborate dal Tribunale di Milano. Adesso che sono assurte al ruolo di elemento di riferimento quantificativo del danno non patrimoniale, la Cassazione si domanda se siano complete o se non debbano essere riviste.
Con Sentenza num. 14402 del 25/2/11 (depositata il 30/06/2011) la Corte di Cassazione affronta il tema del "danno esistenziale" che conferma essere ricompreso nel danno non patrimoniale e consiste, secondo la Suprema Corte,"nel pregiudizio del fare aredittuale del soggetto determinante una modifica peggiorativa della personalità da cui consegue uno sconvolgimento dell'esistenza, e in particolare delle abitudini di vita nell'ambito della comune vita di relazione, sia all'interno che all'esterno del nucleo familiare".

Conferma la validità "nazionale" delle Tabelle di Milano (v. commento alla sent. 12408/11) ma sente di dover fare un distinguo e aggiunge: "il principio di integralità del risarcimento del danno impone infatti che nessuno degli aspetti di cui si compendia la categoria generale del danno non patrimoniale ... rimanga priva di ristoro" ed è evidente il riferimento alla mancanza nelle tabelle ambrosiane di una voce specifica. 
Si ricorda che queste ultime erano appena state oggetto di una revisione organica per seguire le indicazioni della Suprema Corte - Sezioni Unite del 2008. Ma il caso specifico, una grave menomazione ad un arto inferiore e uno superiore, ha riproposto alla Suprema Corte il problema consistente nel determinare se il danno biologico, seppur maggiorato secondo le percentuali indicate nella tabella possa essere misura sufficiente di equa determinazione del risarcimento.
Nel dare risposta, la Corte afferma: "è invero necessario che il dato offerto dalle tabelle venga reso oggetto di relativa 'personalizzazione', riconsiderando i relativi parametri ...". In alternativa, le tabelle non si applicano.

Quindi, Tabelle di Milano valide per tutto il territorio nazionale: anzi, no.

Gli operatori del settore pensavano che con le decisioni degli ultimi anni si fosse arrivati ad un componimento definitivo della querelle riguardante le varie componenti di danno che erano sttate tutte infilate dentro la categoria di "danno patrimoniale". 

E' evidente lo sforzo della Suprema Corte di rendere organico l'ambito del risarcimento del danno psico-fisico (vecchia definizione del biologico) ma i tempi per creare questa organicità non sono certo brevi. Ed il legislatore, per il momento, si astiene dal porre mano.

 

 

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