Incentivi fiscali per negoziazione assistita e arbitrato
Riconosciuto un credito d'imposta per l'utilizzo della negoziazione assistita o arbitrato. Stanziamento di risorse per ora fissato in 5 milioni di euro.

Avevamo dato atto a commento della L. 132/2015 della previsione di uno specifico incentivo fiscale per l'utilizzo degli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie attraverso la previsione di un credito d'imposta a chi ha corrisposto compensi per una negoziazione assistita o per un arbitrato per l'anno 2015. L'art. 21-bis della L. 132/15, infatti, prevede che "alle parti che corrispondono o che hanno corrisposto nell'anno 2015 il compenso agli avvocati abilitati ad assisterli nel procedimento di negoziazione assistita ai sensi del capo II del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 novembre 2014, n. 162, nonche' alle parti che corrispondono o che hanno corrisposto, nel medesimo periodo, il compenso agli arbitri nel procedimento di cui al capo I del medesimo decreto, e' riconosciuto, in caso di successo della negoziazione, ovvero di conclusione dell'arbitrato con lodo, un credito di imposta commisurato al compenso fino a concorrenza di 250 euro, nel limite di spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2016".
Il Ministero della Giustizia ha pubblicato nel proprio sito istituzionale l'annuncio di un provvedimento di attuazione di tale previsione fiscale. E lo fa con il comunicato che segue e che riportiamo per esteso.
"Giustizia civile: Orlando firma decreto per incentivi fiscali su
negoziazione assistita e arbitrato
Arrivano gli incentivi fiscali per chi sceglie la strada di una giustizia più rapida. Chi ha corrisposto un compenso all’avvocato che lo ha assistito nel procedimento di negoziazione assistita concluso con successo o chi ha utilizzato l’arbitrato raggiungendo un lodo finale potrà infatti avanzare richiesta di attribuzione di credito di imposta da conteggiare nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, anche in forma di compensazione.
E’ quello che stabilisce il decreto interministeriale firmato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando - in attuazione della legge 132/2015 recante Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria - che stabilisce le modalità e la documentazione da esibire a corredo della richiesta di credito di imposta, nonché i controlli da effettuare sulla sua autenticità.
Il decreto punta a favorire il ricorso a riti alternativi di recente istituzione, come appunto la negoziazione assistita e l’arbitrato, in grado di assicurare un servizio giustizia più efficiente e rapido.
Il credito sarà riconosciuto in proporzione al compenso corrisposto fino a 250 euro nei limiti di uno stanziamento di risorse che per ora è fissato in 5 milioni di euro".
Fonte: "https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_13_1_1.wp?previsiousPage=homepage&contentId=COM1187919".
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