Imputazione nel bilancio aziendale all'esercizio di competenza delle spese legali

Le spese legali vanno imputate, nel bilancio aziendale, nell'esercizio nel quale vengono effettuate le prestazioni del legale oppure in quello di ultimazione dell’incarico? Cassazione Sentenza n. 24003/2019

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Imputazione nel bilancio aziendale all'esercizio di competenza delle spese legali

Il Fatto

L’Agenzia delle Entrate, in una verifica, aveva ritenuto che le spese legali sostenute da un’azienda avrebbero dovute essere ritenute di competenza dell'anno di esecuzione delle singole prestazioni, in quanto, sempre secondo l’AdE, i corrispettivi delle prestazioni si considerano conseguiti alla data in cui le prestazioni stesse sono state eseguite, e non invece ultimate.

Art. 75 - Base imponibile
1. L'imposta si applica sul reddito complessivo netto, determinato secondo le disposizioni della sezione I del capo II, per le societa' e gli enti di cui alle lettere a) e b) del comma 1 dell'articolo 73, del capo III, per gli enti non commerciali di cui alla lettera c) e dei capi IV e V, per le societa' e gli enti non residenti di cui alla lettera d).
2. Le societa' residenti di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 73 e quelle non residenti di cui alla lettera d) possono determinare il reddito secondo le disposizioni del capo VI.

 

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, assumeva che la deducibilità dei costi “per le prestazioni processuali rese dal difensore doveva essere valutata in ragione del momento dell'esecuzione delle stesse, non essendo necessario attendere il completamento di un iter giudiziario, ed a tal proposito ha rimandato alla relazione ministeriale relativa all'art. 75 con la quale era stato chiarito, appunto, che i corrispettivi delle prestazioni si consideravano eseguite alla data in cui le prestazioni era state eseguite, non a quella di ultimazione”.

Sul caso decide la Corte di Cassazione con Sentenza 24003 del 26 settembre 2019.

 

Esercizio d’imputazione della prestazione di servizi

Secondo la S.C. la prestazione difensiva ha “carattere unitario e ciò importa che gli onorari di avvocato debbano essere liquidati in base alla tariffa vigente nel momento in cui la prestazione è condotta a termine per effetto dell'esaurimento o della cessazione dell'incarico professionale, unitarietà che va rapportata ai singoli gradi in cui si è svolto il giudizio, e quindi al momento della pronunzia che chiude ciascun grado

E conclude affermando che

il corrispettivo della prestazione del professionista legale e la relativa spesa si considerano rispettivamente conseguiti e sostenuti quando la prestazione è condotta a termine per effetto dell'esaurimento o della cessazione dell'incarico professionale”.

 

Analogamente, in settore diverso (appalto), si è ritenuto di dover prendere in considerazione il momento conclusivo della prestazione e non quello dell’esecuzione di ogni singola operazione.

Così, nell’appalto di costruzione dei un’opera, così come non vengono considerate le singole operazioni di esecuzione e realizzazione, è stato affermato che neppure il collaudo determina la conclusione dell’incarico, non può costituire il riferimento temporale della imputazione dei corrispettivi. Mentre tale momento è invece riferibile nella dichiarazione dell'appaltatore della ultimazione dell’opera1.

 

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1 - Da “L’impresa di costruzioni – contabilità e fisco” di Andrea Magnani, Esselibri - Simone

 

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Di seguito il testo di

Corte di Cassazione Sez. V, Sentenza 24003 dep. 26/09/2019

 

Fatti di causa

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