Nuova funzione nei calcoli di ProfessioneGiustizia: la verifica del duplicato informatico

ProfessioneGiustizia ha creato una procedura per la verifica della identità di file nella sequenza di bit: la verifica del duplicato informatico è una nuova utilità on line, semplice da usare.

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Nuova funzione nei calcoli di ProfessioneGiustizia: la verifica del duplicato informatico

Può capitare che vi sia la necessità di verificare se un file sia corrispondente ad un altro nella sequenza di bit di cui è composto, vale a dire se sia uno il duplicato informatico dell’altro.

La lettera i-quinquies) dell'art. 1 del Codice dell’Amministrazione Digitale definisce il «duplicato informatico» come il «documento informatico ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario».

Nell’articolo di pochi giorni fa (“Coccardina della firma digitale e considerazioni sul duplicato informatico”) abbiamo visto che sorge la necessità di verifica dell’identità dei file principalmente quando si allega alla PEC di notifica un atto, un provvedimento, senza l’attestazione di conformità sul presupposto che lo stesso sia un duplicato informatico direttamente estratto con questa modalità dal fascicolo informatico presente nel sistema giustizia.

Abbiamo visto che si può creare una “impronta digitale” del file attraverso la creazione di un hash, una impronta che, come accade con il cd “finger print” da sostanzialmente la certezza che nessun altro file abbia la medesima sequenza di caratteri generata dall’algoritmo di creazione dell’hash.

ProfessioneGiustizia ha creato una utility di verifica della sequenza di bit di due file, utilizzando la logica appena menzionata.

Nel caso di una notifica, ad esempio, il file originario (ad esempio la sentenza) da prendere a riferimento sarà quello presente nel fascicolo telematico che dovrà essere “downloadato” in modalità duplicato informatico. Quel file costituirà il termine di paragone, da confrontare con il medesimo file (la sentenza) allegato alla PEC di notifica.

La procedura elaborata nella pagine di verifica presente in questo sito è semplice: basterà trascinare (“drag and drop”) il file originale e rilascialo nell'area apposita della pagina. Analogamente con il file duplicato, basta trascinare e rilasciare il secondo file nell’area dedicata alla verifica del duplicato.

Essendo basato sul trascinamento dell'icona del file, cosa da farsi con l'uso del mouse, l'utilità presentata è usufruibile per i computer desktop, mentre la medesima procedura per il mobile sarà implementata a breve.

Un messaggio apparirà sullo schermo entro un secondo con l’esito della verifica.

Questa la pagina della nuova utility:

Verifica duplicato informatico


 


 

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