Competenza per Valore nelle Impugnazioni delle Delibere Condominiali
In materia d'impugnazione di delibera condominiale, al fine di determinare la competenza per valore del giudice adito, è sempre necessario fare riferimento al caso concretoÂ

Recente conferma della Suprema Corte (con propria ordinanza del giugno 2011) in tema di competenza per valore nei procedimenti di impugnazione delle delibere delle assemblee condominiali.
La Corte Suprema di Cassazione, II Sezione Civile, già con la sentenza n. 1201, del 22/01/2010, aveva statuito che, ai fini della determinazione della competenza per valore (tra giudice di pace e tribunale) del giudice adito, in relazione ad una controversia avente ad oggetto il riparto di una spesa approvata dall'assemblea di condominio, se il condomino agisce per sentir dichiarare l'inesistenza del suo obbligo di pagamento, sull'assunto dell'invalidità della deliberazione assembleare (ad es. per mancata convocazione o indeterminabilità dell'oggetto), quest'ultima viene contestata nella sua globalità, sicché la competenza deve determinarsi con riguardo al valore dell'intera spesa deliberata; ove, invece, il condomino deduca, per qualsiasi diverso titolo, l'insussistenza della propria obbligazione, il valore della causa va determinato in base al solo importo contestato, perché la decisione non implica una pronuncia sulla validità della delibera di spesa nella sua globalità (principio richiamato anche da Corte Suprema di Cassazione, VI Sezione Civile, ordinanza n. 13552, del 20/06/2011).
[Essenziale, pertanto, l'esame del contenuto e delle modalità di formulazione della domanda. NdR]